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Archive for settembre 2015

Appena sveglia ho rotto due bicchieri. Uno piano, urtandolo per sbaglio spostando un canovaccio in cucina e facendolo cadere a picco nel lavandino. L’altro senza neanche sapere come, mentre lo tenevo in mano per portarlo verso la bottiglia piena d’acqua; a un tratto ho sentito la superficie tondeggiante incrinarsi e diventare irregolare, quasi senza fare rumore. Non riesco a capire come sia successo.

Ieri, poco prima di andare a dormire, mi sono fatta un taglio profondo sulla mano. Penso sempre che tutte queste cose non succedano per caso.

Oggi e’ uno di quei giorni in cui il sole mi da’ fastidio. Mi fa lo stesso effetto di quando qualcuno nel bel mezzo della notte decide di accendere la luce senza curarsi del fatto che tu stia dormendo. Dovrei uscire ma non mi do coraggio; il cielo azzurro, gli alberi verdi e tutta questa luce mi immobilizzano in casa. Credo di avere in faccia anche la stessa espressione di quando qualcuno ti sveglia di soprassalto: sopracciglia corrugate, occhi semichiusi.

Vi capita mai di credere che il passato continui a esistere da qualche parte. A volte mi succede di ricordare un dettaglio che potrebbe sembrare inutile, ma che mi rimanda in un determinato posto e momento; come ad esempio il rumore di una particolare finestra che si chiude. Mi riporta in quella stessa casa, al mattino, con la nebbia fuori. L’odore del caffe’, le pareti gialle, la finestra aperta per mandare via il vapore, la mia mano che per via del freddo la chiude e quel rumore, quello preciso, quando la maniglia scatta e serra la finestra. Questo, come mille altre cose.

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